Si è parlato spesso della fase montante della mareggiata come di un momento molto proficuo. Sicuramente difficile da affrontare per la necessità di calcolare bene i tempi in cui trovarsi in spiaggia. Un pò come, all'opposto, avviene per la scaduta: se si perdono quelle poche ore buone, per cattiva interpretazione delle previsioni meteo o per inattendibilità delle stesse, siamo fottuti.
Qui non siamo ancora in presenza di moto ondoso e frangenze importanti, il fondo non è ancora ben aperto eppure i predatori ci sono.
Ho letto due teorie in proposito:
1. i predatori avvertono l'arrivo della mareggiata ed il loro istinto naturale li porta ad accostare, con la consapevolezza di trovare piccoli pesci disorientati che si attardano a prendere il largo;
2. le correnti che già si produrrebbero in questa prima fase della mareggiata sarebbero sufficienti a smuovere lo strato superficiale della coltre sabbiosa, disseppellendo il pabulum - o parte di esso - con la creazione di un principio di impianto tale da attivare la catena alimentare.
Io credo che ci sia del vero in entrambe le teorie, qual'è la vostra opinione al riguardo? E come preparate nei dettagli un'uscita in fase di levàta?